lunedì 2 settembre 2013

Lavarone - Il post - Atto I


E' sabato mattina quando carico la bici e la valigia sulla mia utilitaria e mi dirigo verso le montagne trentine. Camilla è stranamente, ma fantasticamente puntuale e porta con sè una focaccina made in Grezzana impastata con lievito madre, che si rivelerà fondamentale, oltre che gustosa, durante le code sulla Brennero Modena. Durissimo il tragitto, soprattutto al passaggio delle varie stube e osterie collocate sul percorso, visto che la mia coscienza insisteva nel ricordarmi che mi trovavo in gita per motivi sportivi e non per gozzovigliare. Raggiungiamo Lavarone, giusto cinque minuti prima della partenza del Triathlon sprint con mountain bike, che riusciamo a gustarci sulla terrazza dell'albergo che domina il lago.
Il mio primo triathlon che vivo in diretta e che mi crea anche parecchia agitazione, a fronte della scarica di manate che vedo volare nella tonnara iniziale della frazione di nuoto. Il primo ad uscire dall'acqua, devo ancora verificare, ma credo fosse Massimiliano Rosolino, visto che esce dall'acqua in 8 minuti (750 metri in 8 minuti ecchecaspita!) e comunque tanti altri atleti lo stanno inseguendo con un ritmo infernale. Io, per non pensare troppo al fatto che anche la mia gara di domani vedrà partecipare parecchi fenomeni, mi accomodo seduto al sole con un'ottima birra alla spina. Pensate che la cameriera ha cercato di spinarmene una piccola, ma non ho dovuto nemmeno parlare per farle capire che stava commettendo un gravissimo errore socio/eno/psicologico. Il tempo è molto instabile quindi decidiamo di spostarci e di andare verso l'hotel per riposare e prepararci per la cena. Il mattino la sveglia suona presto così da permettermi di ingurgitare la luculliana colazione dello sportivo ma ho lo stomaco completamente chiuso! L'agitazione si è impadronita di me e non mi abbandonerà fino allo start della gara. Fra l'altro i miei commensali avranno parole rinfrancarti per me quali: "fai la gara oggi? secondo me sei matto!" " ragazzo, non ti invidio per nulla" . Comunque, esco a prendere una boccata d'aria e..... inizia a piovere. ECCEZIONALE!
Mi dirigo così "allegramente" verso la segreteria per il ritiro del pacco gara, dove mi consegnano il numero 204! Una volta lì capisco che la gara verrà divisa in tre batterie; la prima: i fenomeni, la seconda: le signore, la terza: i defunti! Non sto nemmeno a dirvi dove sono stato collocato, anche alla luce delle mie capacità di comunicare senza parlare già mostrate con la cameriera. La mattinata scorre nell'attività di preparazione delle due zone cambio; la prima collocata nelle vicinanze del lago dove viene posizionata la bici, l'altra in località Gionghi, nella piazza, dove vengono appoggiate le scarpe per la corsa. Iniziano anche ad arrivare tutti gli atleti che presentano, per la stragrande maggioranza, dei fisici da far invidia al caro e vecchio Maciste. Non mi faccio condizionare e cerco di fare la loro amicizia per estrapolare qualche segreto per la gara. Conosco così ragazzi molto simpatici ma soprattutto una ragazza, che, vedendomi messo veramente male, mi spiega tutto quello che devo fare per la mia preparazione. Grazie ...... non ricordo nemmeno il tuo nome! Una volta effettuata la vestizione (body corsa sotto la muta) mi dirigo verso il lago, stiamo per partire! Vedo Camilla, che dal balcone ha il suo bel da fare per mantenere la propria posizione privilegiata, così da riuscire a fare delle ottime foto/video. Sono in totale confusione, mi accorgo anche di aver dimenticato il mio orologio satellitare e in quel momento mi sento affranto come se da quello dipendesse o meno la guerra in Siria. Avanti mi dico! Mi avvicino all'acqua, ci metto il piede dentro e ...... Indietro mi dico! La giuria dichiara una temperatura di 19 gradi ma avranno sicuramente usato un metro di misura di un paese anglosassone perchè è gelata! Mi schiero in prima fila, do un'occhiata a Camilla per una sorta di rassicurazione e... tre... due... uno ... VIA.
Mi tuffo e inizio a sbracciare, ho freddo, quello davanti mi piazza subito un piede in bocca, bevo, quello di fianco mi piazza una manata in faccia, visto che ci sono, ribevo, quello dietro mi tira per i piedi, ecchec...o! Decido quindi di sbracciare forte e di scalciare come dovessi rinviare un pallone dalla mia area di difesa. Nessuno mi tocca più ed inizio a prendere il mio ritmo. Faccio fatica a vedere le boe, ma nuoto a sandwich fra tante persone e decido di seguirli, senza pensare troppo a dove mi stanno portando. Giriamo alla boa di metà e non sono messo malissimo, mi accorgo di nuotare meglio di tanti altri e di avere qualche margine per aumentare il ritmo. Così faccio ma questo mi porta a fianco a fianco con il mostro di Lavarone, un essere acquatico di oltre un quintale che non riesce ad avere una direzione lineare e che continua a sbattermi contro e di conseguenza farmi perdere ritmo. Riaumento il ritmo per cavarmi da questa situazione imbarazzante e mi dirigo verso la spiaggia. Metto giù i piedi e 1) calpesto delle sostanze viscide e avvinghianti che mi provocano una sensazione orrenda 2) la pressione per un attimo mi scende e barcollo tanto da dovermi appoggiare alle strutture. Mi riprendo comunque immediatamente e mi spingo di corsa verso la zona cambio dove vedo Camilla pronta a filmarmi mentre io le urlo: "non sono ultimo, non sono ultimo!". 13 minuti e 59 secondi, dai non male. Supero qualche atleta in questo tratto ma da questo momento alla partenza in bici perderò circa 25 posizioni. La muta non si sfila, le calze non entrano, le scarpe non le trovo.... Decido di partire e affrontare il temibile percorso bici preparato dall'organizzazione. A presto per la seconda parte! Un'ultima cosa, portate pazienza per le foto, sto cercando di capire come caricarle!

5 commenti:

  1. Bravissimo bel racconto e bella gara.

    ciao Umberto

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  2. ti sei dimenticato TANTO VI DOVEVO...

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  3. ti ringrazio Umberto! Non mi sono dimenticato TANTO VI DOVEVO perchè pensavo di metterlo alla fine del racconto. Adesso siamo nemmeno a metà! grazie per l'osservazione, stay tuned!

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  4. Riporto quanto ho trovato sul quotidiano Alto Adige di Lunedì 02/09

    E' gravissimo il bilancio degli scontri scoppiati a Lavarone in occasione della gara locale di triathlon, protagonisti degli scontri con la polizia sono i Caronz Supporter che contestano l'atteggiamento scorretto del Mostro di Lavarone reo di aver fatto perdere posizioni al proprio beniamino. I filmati sono ancora al vaglio della Digos.

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  5. Renso non son mia Umberto mi...

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