domenica 5 gennaio 2014

Siiii puòòòòòò fareeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!

Questa mattina la sveglia del telefonino era puntata alle 06:30. La tensione e la paura per quello che mi aspettava mi era cresciuta dentro in maniera spropositata durante tutto il week end. Il rumore sul velux mi rivelava il fatto che la pioggia non aveva smesso un minuto per tutta la notte e l'intenzione non era affatto quella di smettere. La cosa più assurda è stata che ho tergiversato talmente tanto che ho rimandato la sveglia ogni 5 minuti per un'ora intera. Non avevo nessuna intenzione di affrontare i 35 chilometri misto nuoto/corsa e infatti ho preparato la colazione alla velocità di una tartaruga lentissima. Insomma, nonostante l'apatia, alle 8:30 ero in pista e il diluvio universale era in atto. Questa volta l'organizzazione è stata impeccabile: acqua, sali minerali e gel. Nonostante la poca voglia e il clima avverso posso dirvi che "siiii puòòòòò fareeeeeeeeee!!!!! E' possibile che dopo questi 35 km fatti in questo modo io riesca a finire una maratona. In verità gli ultimi due chilometri sono stati un supplizio ma sono stato in grado di mantenere un ritmo costante. La cosa che ho capito da questa esperienza è che devo ingerire gel energetici ogni 7/8 chilometri e bere costantemente per evitare che mi assalgano crisi. Tanto vi dovevo, Davide.

sabato 4 gennaio 2014

Il post dai tanti titoli.

Il silenzio di questi ultimi tempi mi ha permesso di raccogliere del materiale da proporvi e i titoli che si potrebbero dare a questo post potrebbero essere parecchi. Un mese fa ho affrontato la mezza maratona piazzando un tempo più che discreto con la sensazione di poter fare anche qualcosina di più. La Domenica successiva il programma proponeva una corsa di 32 km. Il percorso scelto è stato quello vicino casa da San Michele a Montorio, da percorrere tre volte. Avrei dovuto saper leggere sapientemente i segnali che il fato mi ha mostrato, per capire che sarebbe stata una domenica bestiale. Allenamento scarso in settimana, torcicollo tremendo, freddo glaciale e anche la sauna fatta il giorno prima, per curare il torcicollo, credo non sia stata una gran mossa. I primi chilometri fatti sono serviti al mio corpo per riscaldarsi e poi l'errore che ho fatto è stato quello di tenere un ritmo altissimo. Intorno al 15° km sono passato da una zona molto ghiacciata dove, nonostante i chilometri percorsi,mi sono letteralmente ghiacciato. Giunto poi in piazza a Montorio mi sono fiondato verso la fontanella per dissetarmi, ero disidratato. Noooooooooooo! Acqua ghiacciata! Questa cosa mi ha piegato mentalmente ma non è stato niente rispetto al dolore fortissimo che mi ha preso al ginocchio intorno al 26° km. Dolore lancinante! Ho stretto i denti pensando potesse passare ma era veramente un male temendo. Obiettivo quindi non raggiunto e parecchia preoccupazione per la salute in generale. Infatti durante la settimana successiva non ho mai indossato le scarpe da corsa per evitare di infiammare ancor di più l'arto. Nella festività seguente invece sono riuscito a sfondare il muro dei 30 km sfruttando una gara non competitiva dell' Unione Marciatori Veronesi in località Chievo. Domenica scorsa altra corsa sopra i 30 km e sempre nel mio amato tragitto San Michele - Montorio. La temperatura più che discreta, ma quelle fontanelle che ritenevo essere bloccate dal freddo sono proprio chiuse. Disastro! E domani? Domani si tocca l'apice della preparazione con i 35 km previsti. Qui a Verona sta diluviando e domani pare non cambiare niente. Vabbè l'impresa sarà ancora più epica. Tanto vi dovevo, Davide.