martedì 10 settembre 2013

Gambe stanche.

Domenica scorsa ho dedicato interamente i miei sforzi all’allenamento su bici. Sono partito da casa per raggiungere i miei genitori a san Giovanni Ilarione che dista 40 km, con l’ultimo chilometro particolarmente impegnativo. Purtroppo, per gran parte del tempo, ho dovuto pedalare con forte vento contro ma le medie si sono dimostrate comunque discrete. Al trentesimo chilometro ho avvertito un senso di debolezza e di stanchezza inaudito forse dovuto al fatto che la sera prima non ho cenato anche se la colazione ingurgitata sembrava potesse bastare. Mi fermo a bere un caffè e mangiare una brioche con il cioccolato, faccio due chiacchere con la signora anziana che stava controllando i necrologi sul giornale L’Arena e, sentendomi fortunato, provo la fortuna con una gratta e vinci. Niente, come al solito. Una volta raggiunta la meta sono distruttissimo, sarà dovuto al fatto che il giorno prima ho pedalato parecchio per i miei standard, ma mi sembra eccessivo. Per fortuna che c’è la mamma! Due etti di spaghetti e rinasco. Nel tardo pomeriggio riparto in direzione San Michele Extra e sfruttando la pendenza a mio favore ci piazzo 40 km a una media velocità di tutto rispetto. Sono contento. Ecco, da qui in poi però la mia felicità sportiva andrà scemando sempre più, perché inizio ad essere stanchissimo. Lunedi mi pare di avere dei problemi motori gravi e questa mattina non riesco ad alzarmi dal letto per la corsa mattutina prevista. infatti in questo momento vi sto scrivendo dal letto, perché gli occhi non riesco a chiuderli ma le gambe non vogliono sapere di levarsi. Per penitenza stasera combinerò insieme nuoto e corsa per rispettare in pieno i programmi, anche perché Il Lido delle Nazioni si avvicina prepotentemente e io non sono pronto. Dai dai dai dai dai ! Tanto vi dovevo, Davide

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