mercoledì 27 novembre 2013

"Il runner nelle sabbie mobili"

La settimana scorsa è servita a testare per bene la tenuta della caviglia infortunata e direi che posso affermare che pare essere superato il problema. L'altra cosa da testare era la forma fisico/atletica che è invece risultata quasi imbarazzante ma che può essere capibile dopo 3 settimane di inattività. Durante la settimana ho inserito qualche corsetta interessante ma il clou l'ho raggiunto la domenica, giorno in cui la tabella contemplava crudelmente 22 km. L'organizzazione Unione Marciatori Veronesi aveva organizzato la gara non competitiva in località Villa fontana, ridente piccolissima località nella bassa veronese. Era facile immaginare che il percorso fosse per lo più nello sterrato nei campi della zona e bisognava fare i conti con il fango lasciato dal maltempo del giorno precedente. I primi chilometri si corrono però sull'asfalto ed io, ingenuamente, mi sento bene e ho voglia di spingere ed infatti i tempi sono confortanti. Poi però la stanchezza si presenta bussando inesorabilmente alla mia porta di casa e, drammaticamente, il percorso si è spostato su stradine poco battute e inzuppate. Dal 15° chilometro circa inizia un film drammatico dal titolo "Il runner nelle sabbie mobili". Nessuna forza per continuare, fango ovunque, nessun punto ristoro all'orizzonte e sconforto, tanto sconforto, sconfortissimo. Il corpo mi sta comunicando di dover smettere di correre e di raggiungere il traguardo passeggiando, alla stessa andatura che terrebbe una qualsiasi coppia di innamorati in processione per lo shopping in via Mazzini in centro a Verona. Ma è qui che sfoggio carattere, determinazione, attaccamento alla maglia e un pizzico di follia tentando (addirittura) di aumentare l'andatura contrastando il deficit di energie. Non serve a nulla, il crollo è verticale, a filo di piombo. Il passo diventa quindi impresentabile ma riesco a giungere alla fine dei 22 correndo e questo mi riempie di energie positive. Il lunedi invece ho ripreso a giocare a calciotto e la sfida era di quelle importanti, seconda in classifica (noi) contro terza. Pare si sia trovata una quadratura del cerchio e la squadra sta dimostrando di poterci stare sfoderando una prestazione notevole. Vittoria 2 a 1 in rimonta e secondo posto, per ora, blindatissimo. Terzo tempo a Isola della Scala alla fiera o sagra della pearà. " ...la pearà l'è la tradission de la me cità...". Tanto vi dovevo, Davide.

lunedì 18 novembre 2013

La ripresa delle ostilità.

Sono trascorse 3 settimane dall’infortunio grave alla caviglia. 21 giorni di turbamenti psicologico/sportivi che andavano dal pensiero di abbandonare il progetto maratona all’idea di aumentare il carico degli allenamenti inserendo anche le altre discipline triatletiche. Lo stare fermi porta a questi sbalzi umorali, tipici di chi vorrebbe poter uscire dalla porta e correre ed invece si ritrova sul divano a guardare un telefilm americano con pizza fumante e birra ghiacciata. La decisione comunque è stata presa e prevede un programma di avvicinamento alla maratona ancora più serrato con allenamento praticamente tutti i giorni e con una spruzzata di allenamenti di nuoto e bici (probabilmente cyclette, spero spinning) per rendere il piatto sfizioso e proibitivo, degno di un vero combattente. Si inizia questa sera con una prima corsa di test di circa 8 km per vedere le reazioni del corpo in generale e della caviglia in particolare. Il lunedì solo questa attività visto che poi c’è da andare a giocare a calciotto ( o Calciozzo per gli amici). Breve aggiornamento, siamo secondi in classifica, grazie soprattutto ad un gruppo che si sta consolidando! Tornando a bomba, gli altri giorni della settimana farò sempre una seduta di nuoto o di bici, prima della corsa, tanto per farmi trovare a fine inverno abbastanza in forma per la preparazione in vista delle gare estive. Nel frattempo il clima peggiora, il freddo ha messo fuori la testa è ci ha ricordato che anche quest’anno lui ci sarà a rendere le nostre uscite atletiche molto impegnative e la lotta contro il Dio dell’ozio e dell’agio sarà ancora più dura. Poi sta per avere inizio il valzer delle cene di Natale. Alcuni anni si rischia di essere invitati da chiunque, la cena di Natale dell’ufficio, la cena di Natale dell’ex ufficio, la cena di Natale della squadra, la cena di Natale della ex squadra, la cena di Natale degli amici stretti, la cena di Natale della classe del ’77, la cena di natale di quelli coi capelli ricci e così via, calcolando poi che ogni cena è caratterizzata dall’assunzione di circa 4/5000 calorie l’una riusciamo facilmente a capire che non sia un periodo da considerarsi propriamente da atleti. Supereremo anche questa. Tanto vi dovevo, Davide.

domenica 3 novembre 2013

Houston..... abbiamo un problema!

E' lunedì sera, e il mio gruppo calcistico di Quercia Software si ritrova per la partita di calciotto contro la compagine Luxury Slot. Partita che crea più di qualche preoccupazione per il mio team. Infatti pronti via e la squadra avversaria si porta in vantaggio. Dopo pochissimi secondi arriva il pareggio fulmineo così come il vantaggio. STOP! Il racconto per me si ferma qui. Lancio lungo del portiere avversario, stacco di testa per sventare la minaccia ma ricado sulla caviglia come un sacco di patate, come un pero cotto, come un mona (si dice dalle mie parti). Caviglia che si gira e bella distorsione. La stessa si gonfia come un melone in pochissimi minuti. Porca vacca cane! Nessun problma per la partita in corso in quanto il sostituto è ben in grado di prendere il mio ruolo ed infatti la partita finisce 7 a 2 in nostro favore portandoci in cima alla classifica. Il problema è la preparazione alla maratona. Quanto tempo mi occorrerà per guarire? Perderò tutto il lavoro fatto fino ad adesso? Che scatole! Inoltre mi sono di recente iscritto alla Mezza Maratona di Riva del Garda che si terrà il 10 Novembre e credo che non potrò partecipare! Se entro 5 giorni non vedrò grossi progressi modificherò il programma e mi butterò su altro. Disastro! Tanto vi dovevo, Davide.